Ciao, Giovanni!

Ciao, Giovanni!

Venerdì 29 dicembre 2023 è mancato Giovanni Olivero, fondatore di Vita Tre e suo presidente per 23 anni (1990-2013), poi presidente onorario. Lo ricordiamo pubblicando l’orazione funebre, letta nel corso delle esequie:

Caro Giovanni,

                            non è semplice ricordarti, guardando alla tua vita così ricca e multiforme. Sei sempre stato un protagonista in ogni settore in cui eri impegnato, a cominciare dall’Oratorio, come animatore e presidente di Azione Cattolica, atleta, attore e regista di commedie brillanti. Poi il tuo impegno nel sociale, nel circolo ACLI, nell’associazione Mani Tese e di lì alla politica, ideatore di Comunità Nuova fino a diventare sindaco per due mandati. Sul lavoro eri impegnato sindacalmente ed eri anche stato vice-presidente dell’allora nascente USL di Chivasso. Infine la creazione di Vita Tre, presidente per 23 anni, in più la presidenza al CSV di Vercelli, il sodalizio con il Centro Sociale “Porta Nova” di Russi di Romagna, che porterà al gemellaggio Saluggia-Russi, la nascita di altre 8 sezioni di Vita Tre nei paesi del circondario; infine la creazione del Forum per il volontariato. Non ti eri assunto dei titoli onorifici, ma degli incarichi onerosi che svolgevi con passione e dedizione totale. Poi ci sono stati i tuoi libri, le tue ricerche sulla storia locale, sulle memorie, sugli oggetti che sono nel Museo delle Tradizioni, le tue capacità artigianali nel fare gli zoccoli e falegnameria, e tante altre ancora.

Sono sicuro che a questo punto obbietteresti: “Non ero solo!”, a ragione, perché avevi incontrato e solidarizzato con tante altre persone che condividevano i tuoi stessi ideali e vedevano in te una guida in grado di realizzarli. Sapevi guardare e vedere lontano, affrontando sfide che altri non avrebbero osato: l’dea di Comunità Nuova, l’idea di Vita Tre, che anticipava di 20 anni, ciò che oggi vien definito “invecchiamento attivo”.

Ti sorse l’idea vedendo i neo-pensionati di allora (fine anni ’80), che dopo qualche mese di pensione cominciavano a sentirsi inutili. Così nacque Vita Tre, non come un centro anziani qualunque, ma un luogo dove gli anziani diventavano protagonisti del loro benessere con una ricetta semplice: fare volontariato per il bene comune. La tua formazione cattolica ti ispirava a coniugare il Vangelo con i servizi di Vita Tre che stavano nascendo in favore delle persone anziane, di quelle fragili e bisognose. Volevi che Vita Tre fosse “Ascolto, Accoglienza, Condivisione” e non solo ci indicavi le cose da fare, ma anche il come farle, cioè con amore. Continuavi a ripetere che i volontari dovevano essere formati per essere animati da uno spirito di servizio, che tu chiamavi “passione”, che voleva dire svolgere bene il proprio compito, volentieri, con intima gioia e soddisfazione.

Hai saputo trasmettere questo messaggio dovunque tu sia stato, a Saluggia, nei paesi vicini, a Vercelli nel CSV che hai plasmato con un nuovo spirito. L’immagine di Vita Tre dei tempi migliori, quando si attuava il progetto “Giorni di vita”, che ricevette il premio Piemonte Solidale 2000 ed ebbe rilevanza europea, è un’immagine allegra, festosa, di tante persone che sempre più numerose partecipavano a tantissime iniziative: raccontarle tutte sarebbe troppo lungo. I conti tornavano; il tuo insegnamento di fare volontariato con passione portava molti frutti.

Caro Giovanni, ci lasci un’eredità importante che non è solo la realtà materiale di ciò che è diventata Vita Tre, ma è soprattutto lo spirito del volontariato che ci hai trasmesso e il modo di farlo. L’accogliamo come un dono prezioso, perché con esso ci consegni la chiave per rendere felice questa Terza Età. Che il tuo ricordo ci aiuti sempre a far brillare di amore e gioia queste associazioni che hai fondato.

Grazie Presidente.

Saluggia, 31/12/2023